E’ disponibile on line il rapporto “IL SISTEMA ICT IN CALABRIA. SPECIALIZZAZIONI TERRITORIALI, ASSETTI E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE” curato dall’Osservatorio ICT Calabria. Il rapporto illustra i principali risultati della prima indagine congiunturale rivolta alle 47imprese aderenti al Centro di Competenza ICT SUD e all’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) ICT Calabria”.

Il Rapporto mette in evidenza un quadro con più luci che ombre, con un 2011 relativamente buono e delle prospettive per la fine del 2012 moderatamente ottimistiche.

Nonostante il perdurare degli effetti della crisi anche nel 2011, circa la metà delle imprese intervistate dichiara un incremento del proprio fatturato rispetto al 2010, con oltre un terzo che riporta un aumento superiore al 10%, a fronte di un 22% che invece lamenta un calo del fatturato superiore al 10%.

Note positive arrivano dal fronte degli investimenti, con i tre quarti delle aziende che confermano di aver investito nel corso del 2011. Gli investimenti sono nella maggior parte dei casi orientati a migliorare la qualità dei prodotti e servizi offerti.

Per l’occupazione i segnali sono contrastanti. Sei imprese su dieci non segnalano variazioni sostanziali dei livelli occupazionali o registrano un decremento. Le restanti quattro, però, rispetto al 2010, dichiarano un incremento degli occupati mediamente tra il 3 e il 10%.

Le prospettive riguardanti la chiusura del secondo semestre del 2012 sono complessivamente positive: il 30% delle aziende stima una stabilità del valore del fatturato, quasi il 40% ritiene che possa aumentare e solo il 13% ne prevede una contrazione. Pressoché simili le previsioni di investimento: le imprese che prevedono una contrazione non raggiungono il 17%, mentre la restante parte è suddivisa, quasi equamente, tra coloro che segnalano una certa stabilità e quelli che, invece, valutano un aumento anche significativo degli investimenti.

Le previsioni relative all’incremento della forza lavoro sono incoraggianti, con il 60% delle aziende che intende assumere nuove figure professionali, un dato che sale al 76% per le imprese di piccole dimensioni.

Fra gli elementi che, a detta delle imprese, influenzano positivamente la competitività aziendale, rispetto ai propri concorrenti, vengono  segnalati la professionalità dei dipendenti,  la propensione all’innovazione, la capacità di adeguare l’offerta dei prodotti e dei servizi alle richieste del cliente finale (customization) e la qualità dei prodotti offerti.

Questi risultati fanno ben sperare per il 2013 dove molti analisti vedono a livello nazionale prospettive di rilancio del settore legate alla “nuova IT”.

 

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