Secondo il quadro di valutazione 2013 (European Innovation Scoreboard 2013), sebbene le prestazioni in ambito di innovazione stiano nel complesso migliorando tra gli stati membri dell’Unione Europea, il divario tra i paesi si sta allargando.

Mentre leader dell’innovazione quali Germania, Svezia, Danimarca e Finlandia hanno ulteriormente migliorato le loro già forti performance, paesi come la Polonia, la Lettonia, la Romania e la Bulgaria restano ben al di sotto della media UE.

I paesi leader nell’innovazioni sono tutti dotati di forti sistemi nazionali di ricerca e innovazione, compreso il coinvolgimento attivo delle imprese nei settori di ricerca e sviluppo, un sistema di istruzione superiore ben sviluppato e stretti legami tra il mondo dell’industria e della ricerca. In aggiunta, in questi paesi tutti i settori di attività ottengono buoni risultati in termini di spese per la ricerca e lo sviluppo e per domande di brevetti.

Non sorprende come quei paesi duramente colpiti dalla crisi economica stiano lottando per incrementare o anche solo mantenere le loro performance nel campo dell’innovazione. Internazionalmente parlando, l’Unione Europea si trova in una posizione di metà classifica. Superati da Svizzera, Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, i paesi dell’Unione Europea superano Brasile, Russia, India e Cina (i paesi cosiddetti BRIC), Canada e Australia.

Mentre l’Unione Europea potrebbe ancora potenzialmente ridurre il divario di prestazioni con gli Stati Uniti e il Giappone, il suo vantaggio sulla Cina è in declino.

Per i risultati completi dello studio, visitare il sito:

http://ec.europa.eu/enterprise/policies/innovation/facts-figures-analysis/innovation-scoreboard/index_en.htm

 

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