In risposta ad un’ampia consultazione pubblica avviata dalla Commissione Europea, circa 1000 PMI e organizzazioni imprenditoriali hanno individuato le leggi europee più onerose. La consultazione è stata avviata per verificare dove la regolamentazione comunitaria avrebbe potuto ostacolare la creazione di posti di lavoro e la crescita, individuando aree o questioni da sottoporre ad ulteriori esami.

Le regolamentazioni dei seguenti settori sono risultate le più problematiche per le PMI:

–  REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche);

–  IVA – valore aggiunto della legislazione fiscale;

–  sicurezza generale dei prodotti e sorveglianza delle confezioni sui mercati;

–  spedizioni di rifiuti – direttiva quadro sui rifiuti – elenco dei rifiuti e dei rifiuti pericolosi;

–  la legislazione relativa al mercato del lavoro;

–  il riconoscimento delle qualifiche professionali;

–  orario di lavoro;

–  protezione dei dati;

–  apparecchi di controllo nel settore dei trasporti su strada (per i periodi di guida e di riposo);

–  le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici (lavori pubblici, di forniture, di servizi);

–  codice doganale aggiornato.

La consultazione ha inoltre rivelato che le piccole imprese apprezzano la riduzione dei pagamenti ai sensi della direttiva sui ritardi di pagamento, la cui entrata in vigore il 16 marzo 2013, è risultata uno dei provvedimenti legislativi di maggior successo, insieme alla regolamentazione inerente alla contabilità semplificata per le PMI.

Per ulteriori informazioni:

http://ec.europa.eu/enterprise/newsroom/cf/itemdetail.cfm?item_id=6476&lang=en

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-188_en.htm

 

 

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