Secondo una recente indagine di hp le imprese Tech-forward, che sfruttano il potenziale delle tecnologie digitali, mettendo le infrastrutture IT al centro della loro attività sopravviveranno, mentre quelle che si rifiutano di evolvere o che si evolvono troppo lentamente tenderanno ad abbandonare i nostri mercati.
L’indagine condotta in diversi paesi (Nord America, America Latina, EMEA e Asia-Pacifico) su un campione di 1.206 imprese con più di 1.000 dipendenti ha fatto emergere tre diversi cluster d’impresa. Le interviste sono state rivolte a senior IT e line-of-business (LoB) decision makers.  di imprese impegnate in diversi ambiti (energia, servizi finanziari, telecomunicazioni, settore pubblico, etc.).  Un quarto del campione intervistato è un utilizzatore “estremo”, leader delle tecnologie digitali e presenta ottimi livelli di investimento in infrastrutture IT. La maggior parte delle imprese (60%) si colloca tra quelle con un profilo più convenzionale rispetto alle tecnologie digitali (mainstream). Il 15% si posiziona invece tra le “ritardatarie”. Le imprese leader nel digitale sono per lo più grandi imprese con più di 25.000 dipendenti e appartengono in gran parte al settore delle telecomunicazioni e dei media e ai servizi finanziari. Le “pigre” invece provengono in gran parte dal settore pubblico e dei trasporti.

I risultati dimostrano c’è una correlazione positiva tra un utilizzo avanzato di tecnologie digitali e i risultati raggiunti. In questo senso i digital leader che cercano costantemente di migliorare il modo di usare la tecnologia, trarranno sempre maggiori benefici in termini di innovazione e competitività.
Quasi i tre quarti (73%) dei leader digitali credono nella capacità di innovare il loro settore attraverso l’uso della tecnologia, mentre solo un terzo delle laggard ritiene che investire nel digitale possa far progredire il proprio business. Il 51% delle leader adotta e sfrutta la cloud technology mentre solo il 10% delle ritardatarie si dichiara utilizzatore di questo tipo di servizi.
In generale i Digital leader sono più aperti al cambiamento, il 62% si aspetta che infrastrutture, sistemi e tecnologie cambino radicalmente nei prossimi 5 anni, mentre le ritardatarie preferiscono mantenere lo status quo.
In definitiva, le nuove tecnologie permettono alle aziende di connettersi con i consumatori come mai prima d’ora, in questo contesto in rapido mutamento, secondo la ricerca, solo le aziende che si mostrano più abituate ad acquisire le nuove tendenze in campo IT e che si mostrano pronte a ridisegnare i processi in chiave Tech avranno più possibilità di evolversi, innovarsi e mantenersi competitive.

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Disrupt or be disrupted. La selezione naturale per le imprese del futuro è tech-driven