L’economia collaborativa è un fenomeno in continua crescita: da Airbnb a Blablacar, da Gnammo a Uber, un nuovo modello economico e soprattutto culturale, nato nell’era di internet, è entrato a far parte della nostra quotidianità.

La necessità di intervenire con una legge ad hoc trova origine nelle numerose proteste dei tassisti rivolte contro il servizio offerto da Uber. La proposta di legge presentata alla Camera vuole “integrare, far convivere e rendere complementari i modelli economici tradizionali e quelli innovativi”. Con la stessa viene rivista anche la definizione di economia collaborativa caratterizzata da niente tariffe fisse, accordi di esclusiva e strumenti di controllo dell’esecuzione delle prestazioni.

Lo scopo è disciplinare le piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi creando i presupposti per potenziare nuove forme di consumo consapevole e facendo emergere, nel contempo, un ampio segmento di economia informale riconducibile proprio alla sharing economy.

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Presentata la proposta di legge sulla “Sharing Economy”