Imprese

Caratteristiche strutturali del comparto produttivo dell’ICT

Nel 2014 sono 2.128 le imprese attive nel settore ICT in Calabria. Circa il 40% è localizzato nella provincia di Cosenza, un quarto nella provincia di Reggio Calabria, un quinto nella provincia di Catanzaro. A Crotone e Vibo Valentia ha sede complessivamente il 16% delle aziende regionali del settore.






Fonte: Unioncamere/Infocamere – Movimprese (Nati-mortalità delle imprese)

La forma giuridica prevalente è la ditta individuale che copre poco meno della metà delle imprese, seguono le società di capitali (29,5%) e le società di persone (15,8%). A livello territoriale la ditta individuale appare particolarmente diffusa nella provincia di Crotone (58%), Reggio Calabria (56,9%) e Vibo Valentia (55,7%), mentre le società di capitali prevalgono nel cosentino (36,4%).






Fonte: Unioncamere/Infocamere – Movimprese (Nati-mortalità delle imprese)

L’andamento dei tassi demografici delle imprese ICT calabresi nel 2014 restituisce l’immagine di un comparto che, in modo graduale, sta riprendendo fiato: il tasso di natalità nel settore ICT è pari all’8% –valore superiore a quello riscontrato a livello nazionale (6,8%) ed in linea con il valore registrato nel mezzogiorno (7,9%), mentre il tasso di mortalità (7,8%) è sostanzialmente analogo a quanto rilevato nell’intero Paese (7,1%). Dopo otto anni di flessione ritorna positivo il tasso netto di turnover (0,2%), calcolato come la differenza tra il tasso di natalità e di mortalità, mentre l’Italia registra ancora valori negativi (-0,2%).

Unità locali e addetti nel settore dell’informatica

Nel 2012, il settore dell’informatica calabrese risulta composto da 1.336 unità locali che occupano 3.403 addetti. Con 546 unità locali la provincia di Cosenza assorbe il 40,9% delle aziende dell’intero comparto, seguita dalle province di Reggio Calabria (22,4%) e Catanzaro (21,8%). Anche i dati relativi agli occupati rilevano il primato dell’area cosentina con 1.595 addetti, pari al 46,9% del totale regionale; seguono la provincia di Reggio Calabria (21,3%) e quella di Catanzaro (20,5%).






Fonte: ISTAT – Registro statistico delle Unità Locali (ASIA – UL)

ICT nelle imprese

Nel 2014 oltre il 95% delle imprese calabresi con almeno 10 addetti ha utilizzato il computer ed internet, l’86,2% risulta connesso alla rete tramite tecnologie in banda larga fissa o mobile, valori di poco inferiori alla media nazionale. Lo scarto è più netto se consideriamo le aziende che hanno un sito web: in Calabria sono il 48,5% del totale, a fronte del 60% rilevato nel Mezzogiorno e del 75% registrato nel Nord.






Fonte: ISTAT – Rilevazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese

Oltre un quinto delle imprese calabresi ha condiviso per via elettronica con i propri fornitori e/o clienti informazioni sulla gestione della catena distributiva, dato superiore di circa 5 punti percentuali a quanto rilevato nell’intero Mezzogiorno e nelle altre ripartizioni territoriali.

Rilevazioni precedenti
Rilevazioni_2014
Caratteristiche strutturali del comparto produttivo dell’ICT
Nel primo trimestre del 2014 le imprese del settore ICT attive in Calabria sono 2.061. Di queste il 39,1% è localizzato nella provincia di Cosenza, un quarto nella provincia di Reggio Calabria, un quinto nella provincia di Catanzaro, il 9,5% a Crotone ed infine il 6,5% nella provincia di Vibo Valentia.

La forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale che include poco più della metà delle imprese, seguono le società di capitali (28%) e le società di persone (17%). A livello territoriale la ditta individuale appare particolarmente diffusa nella provincia di Crotone (57%), Reggio Calabria (57%) e Vibo Valentia (55%), mentre le società di capitali prevalgono nel cosentino.

L’andamento dei tassi demografici delle imprese ICT calabresi nel 2013 restituisce l’immagine di un comparto che in modo graduale sta riprendendo fiato, così come l’intero sistema produttivo: il tasso di natalità nel settore ICT è pari a 6,1% – un valore inferiore a quello riscontrato nel Mezzogiorno (7,3%) ed in linea con il valore nazionale – ed il tasso di mortalità a 6,8%  – il dato medio nazionale è pari a 7,9%. Per l’ottavo anno consecutivo il tasso netto di turnover del settore ICT calabrese – calcolato come la differenza tra il tasso di natalità e di mortalità – presenta un valore negativo, anche se risulta più contenuto rispetto all’anno precedente.

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Addetti e unità locali nel settore dell’informatica per SLL
Nel 2011, il settore ICT calabrese risulta composto da 1.478 unità locali con 6. 159 addetti. Cosenza con 595 unità locali assorbe il 40,3% delle aziende dell’intero comparto, seguita dalle provincie di Catanzaro (22,2%) e Reggio Calabria (21,4%). Anche i dati relativi agli addetti rilevano il primato dell’area cosentina con 2.360 addetti, pari al 38,3% degli occupati regionali; segue la provincia di Catanzaro con 2.242 addetti, pari al 36,4%.
Il Sistema Locale del Lavoro di Cosenza, al cui interno sono presenti 378 unità locali che occupano oltre 1.900 addetti per una dimensione media d’impresa di 5 addetti, risulta settimo tra i sistemi italiani maggiormente specializzati nel settore dell’ICT, con un coefficiente di localizzazione pari a 1,57.

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ICT nelle imprese

Nel 2013 il 94,1% delle imprese calabresi con almeno 10 addetti utilizzano il computer, il 92,6% hanno accesso ad internet, ed la metà delle aziende possiede un sito web. La maggior parte delle imprese (91%) è connesso ad Internet tramite tecnologie in banda larga fissa o mobile.

Nel corso del 2013 il 79,3% delle imprese calabresi ha fatto uso di servizi informativi offerti on line dalla PA per ottenere informazioni, in linea con il valore nazionale; il 71,8% per scaricare moduli e all’incirca la metà delle imprese per inviare elettronicamente moduli compilati.

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Rilevazioni_2013
Caratteristiche strutturali del comparto produttivo dell’ICT
Nel primo trimestre del 2013 le imprese del settore ICT attive in Calabria sono 2.012. Di queste il 38,9% è localizzato nella provincia di Cosenza, un quarto nella provincia di Reggio Calabria, un quinto nella provincia di Catanzaro, il9,8% a Crotone ed infine il 6,6% nella provincia di Vibo Valentia.

La forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale che include poco più della metà delle imprese, seguono le società di capitali (27%) e le società di persone (17%). A livello territoriale la ditta individuale appare particolarmente diffusa nella provincia di Crotone (58%) e Reggio Calabria (57%), mentre le società di capitali prevalgono nel cosentino.

L’andamento dei tassi demografici delle imprese ICT restituisce l’immagine di un comparto ICT calabrese ancora in “affanno”, così come l’intero sistema produttivo: il tasso di natalità nel settore ICT nel 2012 è pari a 6,1% un valore inferiore a quello riscontrato nel Mezzogiorno (7,9%) e nel Centro Nord (6,4%) –  ed il tasso di mortalità a 9,1%  – il dato medio nazionale è pari a 7,9%. Dall’analisi del tasso netto di turnover – calcolato come la differenza tra il tasso di natalità e di mortalità delle imprese ICT calabresi – emerge che a partire dal 2006 il tasso assume sempre valori negativi, ovvero muoiono più imprese di quanto ne nascono. Tale fenomeno ha investito l’intero apparato economico calabrese, seppure in misura meno rilevante.

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Addetti e unità locali nel settore dell’informatica per SLL
Nel 2010 il settore informatico calabrese risulta composto da 1.388 unità locali con 4.133 addettiCosenza con 586 unità locali assorbe il 42,2% delle aziende dell’intero comparto, seguita dalle provincie di Catanzaro (21,8%) e Reggio Calabria (20,7%). Anche i dati relativi agli addetti rilevano il primato dell’area cosentina con poco più di 2.000 addetti, pari al 51% degli occupati regionali.

Rispetto all’anno precedente si è registrata una contrazione sia delle unità locali (-102 in termini assoluti) che degli addetti (-857). Tale fenomeno è rilevabile in tutte le provincie calabresi.

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ICT nelle imprese

Nel 2012 il 96,5% delle imprese calabresi con almeno 10 addetti dispone di un computer, il 93% utilizza internet, ed il 44% possiede un sito web. L’86% delle aziende è connesso ad Internet tramite tecnologie in banda larga fissa o mobile.

Nel corso del 2010 il 68% delle imprese ha fatto uso di servizi informativi offerti on line dalla PA per scaricare e/o inviare moduli,  svolgere procedure tutte sulla rete, partecipare a gare di appalto online. In particolare il 59% delle imprese utilizza internet per inviare la dichiarazione IVA e la stessa quota di imprese per la dichiarazione dei contributi sociali per i dipendenti. Il dispendio di tempo richiesto dalle procedure amministrative on line e la necessità di perfezionare le operazioni con un invio cartaceo rappresentano per il 59% delle aziende i principali ostacoli all’interazione on-line con la Pubblica Amministrazione.

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Rilevazioni_2012
Caratteristiche strutturali del comparto produttivo dell’ICT

Nel secondo trimestre del 2012 le imprese del settore ICT attive in Calabria sono 2.004. Di queste il 38% è localizzato nella provincia di Cosenza, un quarto nella provincia di Reggio Calabria, un quinto nella provincia di Catanzaro, il 9,8% a Crotone ed infine il 6,6% nella provincia di Vibo Valentia.

La forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale che include poco più della metà delle imprese, seguono le società di capitali (26%) e le società di persone (17%). A livello territoriale la ditta individuale appare particolarmente diffusa nella provincia di Crotone (60%) e Reggio Calabria (57%), mentre le società di capitali prevalgono nel cosentino.

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 Addetti e unità locali nel settore dell’informatica per SLL

L’area urbana di Cosenza presenta una “forte specializzazione” nel settore dell’informatica. Il SLL di Cosenza, con un “coefficiente di localizzazione” pari a 1,58, si colloca al settimo posto nella graduatoria dei SLL specializzati nel comparto informatico (dati Istat 2009), perdendo, però, due posizioni rispetto all’anno precedente.

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ICT nelle imprese

Nel 2011 il 96,5% delle imprese calabresi con almeno 10 addetti dispone di un computer, il 93% utilizza internet, ed il 44% possiede un sito web. L’86% delle aziende è connesso ad Internet tramite tecnologie in banda larga fissa o mobile.

Nel corso del 2010 il 68% delle imprese ha fatto uso di servizi informativi offerti on line dalla PA per scaricare e/o inviare moduli,  svolgere procedure tutte sulla rete, partecipare a gare di appalto online. In particolare il 59% delle imprese utilizza internet per inviare la dichiarazione IVA e la stessa quota di imprese per la dichiarazione dei contributi sociali per i dipendenti. Il dispendio di tempo richiesto dalle procedure amministrative on line e la necessità di perfezionare le operazioni con un invio cartaceo rappresentano per il 59% delle aziende i principali ostacoli all’interazione on-line con la Pubblica Amministrazione.

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