In arrivo 30 miliardi di euro di fondi UE.
Lo stato dell’arte e ciò che serve per dare una svolta in Italia.

I finanziamenti verranno però inviati all’Italia solo a patto che questa si dimostri capace di spendere, ovvero di far fruttare questi soldi stanziati dall’UE. Finora non è stato esattamente così: quasi a fine 2013, l’Italia ha utilizzato solo il 40% dei fondi UE disponibili per il periodo 2007-2013, impegnandoli in territori importanti (come i Por della Calabria o della Campania) che però non superano il 25%. Performance che collocano il nostro Paese al 26° posto sui 27 Stati della UE per capacità di spesa. Quello che si rende necessario ed urgente è che le Amministrazioni inizino realmente a lavorare in rete e a fare sistema sia al proprio interno, coinvolgendo anche le imprese, sia tra Amministrazioni omologhe, oltre ad una regia centrale che guidi verso la costruzione della comunità intelligente.
I finanziamenti in arrivo dall’Europa per i prossimi 7 anni per un totale di 30 miliardi di euro – finalizzati all’innovazione e frutto della programmazione europea 2014-2020 – creano le giuste prospettive per dare una svolta allo sviluppo delle Smart City in Italia (alle quali è destinato il 5% dei fondi europei destinati al nostro Paese).

Fonte
www.pmi.it

 

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