In commercio esistono decine di database NoSQL ognuno dei quali presenta soluzioni diverse. Dynamo, S3 e SimpleDB sono portati avanti da Amazon e sono esempi di database key-value. BigTable di Google e il suo derivato open source HBase di Apache sono esempi di database a colonne con implementazione di MapReduce, un algoritmo di esecuzione di query in grado di ottenere risultati anche su enormi moli di dati. Sempre a modello di dati a colonna, Cassandra di Apache rappresenta un esempio di database shared nothing utilizzato da Facebook per lo storage dei messaggi privati. Infine ChurchDB e sopratutto MongoDB rappresentano esempi di database document-based. MongoDB viene da molti considerato come la soluzione NoSQL che può replicare il successo di MySQL. Sul fronte dei NoSQL basati su un middleware clustering si hanno le due soluzioni principali BigMemory e Hazelcast che implementano una mappa distribuita come soluzione NoSQL key-value.

Per una migliore visione delle differenze tra i database si allega uno studio realizzato dal Polo di Innovazione in collaborazione con l’ing. Scarcello.

Analisi delle soluzioni di persistenza No-Sql

 

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